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Cenni storici - Convento dei Servi di Maria - Sabbioneta

Il complesso Convento dei Servi di Maria con l’adiacente chiesa dell’Incoronata furono costruiti per volere di Vespasiano Gonzaga nella seconda metà del 1500. Prima, sullo stesso luogo, si trovava la chiesa con convento dedicata a San Nicolò voluti sempre da Vespasiano Gonzaga come sede degli stessi frati fatti spostare dal Duca visto che la loro residenza originaria dedicata a San Biagio si trovava sul percorso per la costruzione delle mura.
Vespasiano ritenendo la chiesa con convento di San Nicolò troppo angusta decise di demolirla e di costruirne una nuova sullo stesso sito. Nel 1588 fu consacrata la chiesa dell’Incoronata e iniziata la costruzione del convento che terminerà nel 1592 dopo la morte di Vespasiano avvenuta nel 1591.
Vespasiano fu molto legato a questi frati che gli diedero conforto nei momenti dolorosi della sua vita, in particolare alla morte della seconda moglie Anna d’Aragona soggiornò presso i frati per quasi due mesi, e alla morte del figlio Luigi fu sostenuto da un frate di questo Ordine.
L’Ordine dei Servi di Maria già presenti a Mantova dal 1390 per volere di Francesco I Gonzaga, IV Capitano del popolo, ebbe chiesa con convento a Sabbioneta, in San Biagio, nel 1488 per concessione del nipote Ludovico III Gonzaga, secondo marchese di Mantova. I frati dell’Ordine, oltre che religiosi erano studiosi di scienze, storia, teologia, filosofia, nonché amanuensi e miniaturisti. Forse fu per questo loro interesse per la cultura che Vespasiano Gonzaga in punto di morte dettò che la biblioteca grande contenuta nel suo palazzo fosse trasferita nel convento di questi Padri affinché la conservassero e la studiassero. La biblioteca, arricchita di libri rarissimi per edizione o per materia trattata, ricercati in tutta Italia dai commissari di Vespasiano, era diventata così importante che poche biblioteche in quel tempo si potevano adeguare alla sabbionetana a tal punto che la corte di Vespasiano fu un’adunanza continua di dottissimi uomini: letterati, matematici, filosofi, poeti vi partecipavano a gara. Testimonianza del trasferimento  della raccolta libraria nel Convento avvenuto nel 1626, è una lastra in marmo sopra la porta della sala d’angolo su Piazza Libreria Grande.
Dopo che i frati furono cacciati dal convento dai Francesi sul finire del 1700 la chiesa fu chiusa e i locali del convento affittati. Solo agli inizi del 1800 la chiesa fu recuperata al culto mentre il convento divenne ospedale, poi casa di riposo fino al 2010.

È  stato riaperto al pubblico il 17 Giugno 2013 per svolgere attività culturali.

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